Il Gup del Tribunale di
Pordenone, Rodolfo Piccin, di fronte alla decisione di una donna
di rimettere la querela in un caso di stalking, aggravato dalla
discriminazione razziale, si è alzato in piedi e si è scusato
con la vittima a nome dell'intera comunità. Ne dà notizia la
stampa locale.
La vittima del reato è una donna che viveva nel terrore del
suo vicino di casa, un uomo di 53 anni che per un lungo periodo
l'ha vessata con atti persecutori aggravati dalla
discriminazione razziale a causa del colore della sua pelle.
In aula l'uomo si è ravveduto, ha riconosciuto che all'epoca
non aveva la capacità di rendersi conto del dolore provocato con
il suo comportamento: ha chiesto scusa, si è pentito ed è stato
perdonato dalla vittima, che ha deciso di chiudere
definitivamente la vicenda giudiziaria.
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