PIER PAOLO GRATTON, IL SOGNO E
L'ILLUSIONE (FORUM EDITRICE, PP. 312, EURO 22,00). Un secolo di
successi e vittorie, ma anche di momenti difficili e sfide
impegnative, è racchiuso nel volume "Il sogno e l'illusione.
Cento anni di storia del Coro Polifonico di Ruda" (Forum
Editrice, 2021), una delle più celebri formazioni corali virili
d'Italia, che si è aggiudicata diversi premi internazionali,
esibendosi in tutto il mondo. La vicenda, tratteggiata dalla
penna di Pierpaolo Gratton, giornalista e presidente dal 1978 al
2008 del Coro di cui fa parte dal 1972, e una tra le "anime"
della compagine fondata nel 1945 nel piccolo centro del Basso
Friuli, assume in questo libro quasi le forme di un romanzo,
senza mai perdere la "scientificità" garantita dalla solida
documentazione di base (archivi, giornali, testimonianze). Nella
prefazione del libro, che sarà presentato domani in anteprima a
Ruda e il 30 novembre a Udine in sala Ajace, il musicologo
Alessio Screm si sofferma sulle origini del "Gruppo Corale" di
Ruda, denominato fino al 1966 "Costanza e Concordia", e "nato
con l'intenzione - spiega - di riaggregare, attraverso il canto
corale, le persone e rivitalizzare il paese dopo i drammi della
guerra". Sul forte legame con la comunità locale, Gratton
precisa che "la storia del Coro Costanza e Concordia prima, e
del Coro Polifonico poi, è la storia di Ruda e del suo popolo".
In parallelo, il libro si concentra sull'ambizione di una
formazione corale orgogliosamente "provinciale" di raggiungere
"le vette della coralità europea e mondiale". E' sotto la
direzione, a partire dal 2003, dell'attuale maestra Fabiana
Noro, bacchetta pluripremiata, che il Coro Polifonico si
trasforma in una compagine di qualità riconosciuta a livello
internazionale: svanisce così un'illusione, ma si realizza un
sogno. L'illusione iniziale, spiega l'autore, fu quella di
creare un coro di altissimo livello basandosi solo sulle voci
del paese, "gli operai e i contadini che ne formavano allora
l'ossatura". Invece, per tagliare quell'ambizioso traguardo,
"del quale Fabiana Noro è stata la fondamentale interprete", il
coro "dovette accogliere tra le sue fila elementi da diverse
città della regione e del resto d'Italia", racconta Gratton. Una
lunga storia di dedizione, professionalità e coraggio, che si
dispiega nella successione di premi, concerti, pubblicazioni e
incisioni dedicate a celebri compositori friulani, italiani,
stranieri. Il volume è arricchito da un ampio corredo
fotografico e dalle appendici, con i nomi di tutti i coristi e
dei maestri avvicendatisi nell'arco di un secolo.
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