È stato inaugurato martedì
l'Al-Bayt Stadium, teatro principale della prossima Coppa del
Mondo Fifa, in programma in Qatar a partire dal 21 novembre
2022, costruito in joint venture da un pool di imprese tra cui
Cimolai Spa di Pordenone, che ha realizzato e montato le
gradinate superiori, le membrane e l'intera copertura mobile in
acciaio.
Il nome Al Bayt - spiega una nota della società - che in
arabo significa "la casa", è stato scelto perché la forma dello
stadio richiama quella di una dimora berbera. Questa "tenda" -
aggiunge la nota - assurgerà a essere la più grande del mondo,
visto che l'impianto, situato nella città di Al Khor a nord di
Doha, si estende su una superficie di circa 200mila metri
quadrati, per 320 metri di lunghezza, 280 metri di larghezza e
73 metri di altezza, e può contenere fino a 65.000 posti a
sedere.
La copertura mobile made in Cimolai è "per dimensioni e
ricercatezza la componente più avveniristica dell'intero
progetto", caratterizzata da un tetto largo 100 metri e lungo
160 metri (da una porta all'altra del campo di gioco), che si
apre e si chiude in due metà verso il centro del campo in circa
20 minuti grazie a sofisticati meccanismi.
Per costruire l'intera struttura, la Cimolai ha impiegato -
precisa la nota - oltre 30mila tonnellate di acciaio,
realizzando principalmente tubi di diametro variabile fino a 813
mm, negli stabilimenti friulani di San Giorgio di Nogaro,
Monfalcone, Polcenigo e Roveredo in Piano. I tubi e le altre
componenti sono poi state trasportate in Qatar principalmente
via mare, partendo dai porti di Monfalcone e di San Giorgio di
Nogaro.
Cimolai aveva già realizzato lo Stadio Olimpico di Atene nel
2004, l'FNB Stadium di Johannesburg per i Mondiali del 2009 in
Sudafrica, lo Stadio Nazionale di Varsavia in Polonia per gli
Europei del 2012, la VTB Arena di Mosca e la Dacia Arena di
Udine.
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