Il progetto archeologico dell'Università di Udine nel Kurdistan iracheno, che ha portato al rinvenimento dei rilievi rupestri assiri di Faida, raffiguranti un sovrano assiro in preghiera di fronte alle statue di sette divinità, si è aggiudicato la 6/a edizione del premio "International Archaeological Discovery Award Khaled al-Asaad", per la migliore scoperta del 2019. Lo ha comunicato oggi lo stesso ateneo, ricordando che il premio, "l'unico riconoscimento mondiale dedicato agli archeologi e alla più importante scoperta archeologica fatta nel mondo ogni anno", è stato consegnato a Daniele Morandi Bonacossi, professore di Archeologia del Vicino Oriente Antico all'Università di Udine e direttore del progetto, in occasione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico a Paestum.
Le attività di scavo, documentazione e conservazione a Faida sono condotte dal Kurdish-Italian Faida Archaeological Project, un progetto congiunto curdo-italiano co-diretto da Daniele Morandi Bonacossi dell'Università di Udine e dal Dr. Bekas Hasan della Direzione delle Antichità di Duhok. Il progetto archeologico regionale "Terra di Ninive" è sostenuto, tra gli altri, dal Ministero Affari Esteri e Cooperazione Internazionale, dalla Regione Fvg, dal Ministero dell'Università e della Ricerca, dall'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.
Le novità e i risultati delle ultime due campagne di scavo del 2019 e del 2021 condotte sul campo in Iraq dagli archeologi del Dipartimento di Scienze Umanistiche e del Patrimonio Culturale (Dium) dell'Università di Udine saranno illustrate in un evento anche online in programma il 9 dicembre, durante il quale sarà anche presentata la visita virtuale del sito di Faida, nel governatorato di Duhok.
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