E' rientrato in Italia dalla
Svizzera per avviare l'iter amministrativo per risultare
fittiziamente domiciliato a Trieste. L'obiettivo, secondo una
ricostruzione, era ottenere i benefici derivanti dalla
domiciliazione in Italia, tra cui la possibilità di percepire il
reddito di cittadinanza. Ma è stato individuato dalla Digos di
Trieste ed è stato arrestato in quanto indagato per
favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e associazione per
delinquere, aggravata dal fatto che il gruppo criminale a cui si
presume appartenesse operava in più Stati.
Il 40enne, cittadino iracheno, era destinatario di
un'ordinanza cautelare in carcere, emessa nei mesi scorsi ma
rimasta ineseguita in quanto irreperibile. L'arresto avvenuto il
23 dicembre, diretto dal pm Massimo De Bortoli della Direzione
Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Trieste, rientra in
un'operazione di polizia giudiziaria risalente allo scorso
febbraio, che ha consentito di individuare una cellula triestina
indagata per aver favorito il transito di migranti irregolari
provenienti dall'area del Kurdistan e diretti in varie parti
d'Europa, anche attraverso il procacciamento di documenti
d'identità falsi e dietro versamento di ingenti somme di denaro.
Nella precedente attività erano state effettuate 9 ordinanze di
custodia cautelare in carcere, di cui due estese in ambito
europeo e 9 misure di custodia agli arresti domiciliari nei
confronti di cittadini iracheni di etnia curda, nonché svariate
perquisizioni a carico degli indagati.
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