La Procura di Pordenone ha
presentato richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di un ex
comandante di Stazione dei Carabinieri, di 59 anni, ora in
pensione, per ipotesi di reato di peculato, falso per
soppressione, detenzione di armi da guerra e di armi comuni da
sparo e di munizioni.
Secondo l'accusa, l'uomo si sarebbe appropriato di 2 fucili e di
2 pistole appartenute a due diversi cittadini, delle quali aveva
il possesso o comunque la disponibilità per ragioni dell'ufficio
svolto. Inoltre, si ritiene che egli detenesse illegalmente
presso la caserma e presso un locale a sua disposizione un
numero rilevante di armi e parti di arma da guerra e comuni, fra
cui numerose bombe a mano inesplose, proiettili e cartucce da
guerra di vario calibro, nonché 10 fucili, oltre 15 pistole,
munizioni varie.
"La Procura - in una nota a firma di Raffaele Tito - ringrazia
l'Arma dei Carabinieri di Pordenone per avere con serenita ed
alta
professionalità, seppur con evidente rammarico, condotto le
indagini preliminari che le erano state delegate".
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