A 13 giorni di distanza dal
ritrovamento del corpo, non ci sono ancora indagati per la
scomparsa e la morte di Liliana Resinovich. Lo si apprende da
fonti vicine agli inquirenti che indagano sul caso dell'ex
dipendente regionale, scomparsa da casa il 14 dicembre e il cui
corpo privo di vita è stato ritrovato in una zona boschiva
nell'area dell'ex ospedale psichiatrico di Trieste il 5 gennaio
scorso.
Le indagini proseguono in attesa degli esiti degli esami
tossicologici - disposti all'indomani dell'autopsia - e degli
accertamenti disposti sui reperti ritrovati sul corpo della
pensionata di 63 anni, effettuati dalla Polizia Scientifica. Tra
questi una borsetta a tracolla, vuota, che aveva al collo.
Secondo quanto si è appreso, anche per questi ultimi esami -
come per quelli di natura tossicologica - occorrono in media una
trentina di giorni. Considerando che sono cominciati una decina
di giorni fa, non si attendono gli esiti prima di una ventina di
giorni.
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