"E' la luce la materia prima che
caratterizza queste opere realizzate i Normandia". Lo ha
spiegato stamattina all'auditorium del Museo Revoltella di
Trieste, lo storico dell'arte Alain Tapie, in occasione della
presentazione della mostra "Monet e gli impressionisti in
Normandia", di cui è curatore.
Sono settanta le opere che raccontano il movimento
impressionista e il suo legame con la Normandia. Da domani e
fino al 5 giugno, al museo Revoltella di Trieste, sarà in
esposizione un corpus di artisti che hanno fatto la storia
dell'impressionismo: Monet, Renoir, Delacroix e Courbet. La
mostra, incentrata soprattutto sul patrimonio della Collezione
Peindre en Normandie di Caen, creata nel 1992 e tra le
collezioni più rappresentative del periodo impressionista, è
affiancata da prestiti provenienti da Musée Marmottan Monet di
Parigi, dal Belvedere di Vienna, dal Musée Eugène-Boudin di
Honfleur e da collezioni private e ripercorre le tappe salienti
della corrente artistica: tra le opere presenti nel contenitore
culturale triestino anche Falesie a Dieppe (1834) di Delacroix,
La spiaggia a Trouville (1865) di Courbet, Camille sulla
spiaggia (1870) di Monet, Tramonto, veduta di Guernesey (1893)
di Renoir.
Accanto a pittori illustri, quali Monet, Corot, Courbet,
Boudin, Marquet, Géricault, Jongkind, nelle sale appositamente
allestite del Revoltella sono presenti anche artisti meno noti
come Noël, Lepic. "Sono luci quelle triestine e quelle della
Normandia, che si somigliano" ha sottolineato Iole Siena,
presidente e amministratrice di Arthemisia, che ha organizzato
la mostra.
Il percorso di visita si articola in cinque sezioni: "La
Fattoria Saint-Siméon", "In riva al mare: svago e
villeggiatura", "In riva al mare: il lavoro, "Terra normanna",
"Lungo la Senna". Il catalogo è edito da Skira.
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