"L'Anpi e la Zzb-Nob,
l'Associazione dei partigiani sloveni, intendono avviare un
percorso che tenda a disinnescare quelle dinamiche negative che
stanno portando in alcuni casi ad anteporre l'interesse politico
alla corretta lettura della storia, addirittura negando la
legittimità della ricerca e dell'approfondimento": lo ha
affermato Gianfranco Pagliarulo, presidente nazionale Anpi,
presentando la conferenza "La storia insieme - Skupaj o
zgodovini" in corso di svolgimento a Gorizia.
I lavori vertono sulla relazione della Commissione mista
storico-culturale italo-slovena, istituita nel 1993 dai Ministri
degli Esteri dei due Paesi. "La relazione fu approvata
all'unanimità e consegnata ai rispettivi Ministri degli Esteri
solo nel luglio del 2000 - ricorda Anpi - Per otto mesi,
nonostante varie sollecitazioni e il voto unanime della Camera,
non fu resa pubblica. Il testo integrale fu reso noto dal
Ministero degli Esteri solo il 4 aprile del 2001 e non ebbe
alcun significativo riscontro mediatico. Tale documento
costituisce un punto di approdo, ragionevole e meditato, che
mette a fuoco l'insieme delle responsabilità e costituisce un
atto ufficiale e condiviso dai due Stati. Ancora oggi, le sue
conclusioni costituiscono un imprescindibile riferimento per
tutti gli studiosi - precisa Anpi - Da questa è necessario
ripartire per un'analisi storica scevra da propaganda e
strumentalizzazioni". Prima del convegno le due delegazioni
si sono incontrate dove un tempo sorgeva la cosiddetta "Cortina
di ferro", sul Confine di stato tra Italia e Slovenia, dove c'è
stato uno scambio di fiori. L'evento è stato preceduto da
polemiche politiche.
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