"Le nostre 523 cooperative associate
hanno iniziato un periodo di ripresa, quindi eravamo abbastanza
ottimisti fino a 48 ore fa, ora siamo un po' preoccupati e
stiamo guardando agli eventi mondiali. Ora, con la guerra in
Ucraina, c'è un aggravio della situazione precedente,
soprattutto sul versante dei costi dell'energia e delle materie
prime". Lo ha detto oggi a Udine il presidente di
Confcooperative Fvg, Daniele Castagnaviz, facendo il punto sulla
situazione del mondo cooperativo regionale alla luce di quanto
sta accadendo in queste ore in Ucraina.
"La nostra previsione - ha aggiunto - era che per il 2022
gran parte dei settori della cooperazione avrebbero recuperato
il fatturato perso a causa della pandemia, mentre su alcuni
settori, come la cultura e il turismo, più condizionati dalla
misure antipandemiche in vigore, la nostra previsione era di
un'analoga ripresa intorno al 2023". Secondo i dati presentati
oggi da Confcooperative in un incontro al quale ha preso parte
anche l'assessore regionale alle Attività produttive, Sergio
Emidio Bini, negli ultimi due anni si è registrato un crollo
vistoso dei ricavi per cultura e turismo (-32,5%), per
agricoltura e pesca (-2,99%) e per il settore delle cooperative
di produzione e lavoro (-1,3%). Segno positivo, invece, per le 9
Bcc regionali (+21% di raccolta globale), per le cooperative di
distribuzione e consumo (+8,9%) e per la cooperazione sociale
(+2%). "In questo momento - ha concluso Castagnaviz - con la
guerra in Ucraina c'è un aumento dei costi che può mettere
davvero in difficoltà la ripresa. C'è bisogno di una mano del
governo sul caro bollette e sul costo dell'energia che incide in
modo pesante sulle nostre cooperative".
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