La misura degli arresti
domiciliari disposta a carico di un poliziotto della questura di
Udine, indagato per aver concordato incontri con una ragazza
minorenne per ottenere, dietro pagamento, prestazioni sessuali,
è stata revocata dal Gip del Tribunale di Bologna, città dove è
stata aperta l'inchiesta. Lo riporta una nota della Questura di
Udine precisando che il provvedimento è stato notificato oggi al
poliziotto, che è libero da ogni accusa.
Secondo quanto riporta il quotidiano Messaggero Veneto, il
legale del poliziotto stesso, l'avvocato Stefano Comand, ha
riferito che ci sarebbe stato uno scambio di persona.
L'agente, che ha 54 anni ed è a capo di una Divisione della
Questura di Udine, era stato coinvolto in una inchiesta della
Procura di Bologna, nell'ambito di una più ampia indagine sulla
prostituzione di minorenni partita da Roma. La misura
restrittiva è stata revocata dopo l'interrogatorio di garanzia,
avvenuto martedì scorso.
I fatti si riteneva fossero avvenuti nel 2018 a Bologna, dove
l'agente si pensava avesse concordato un incontro con la ragazza
minorenne; una città neutra dove né il poliziotto né la ragazza
hanno mai vissuto o lavorato. Il poliziotto era stato anche
sospeso dal servizio dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.
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