Giorgio Scerbanenco sale in scena
a Trieste. A portarlo on stage è il regista e drammaturgo
Massimo Navone, già direttore per oltre un decennio della Scuola
di Teatro Paolo Grassi di Milano, che ha realizzato "L'Isola
degli Idealisti", spettacolo tratto dall'omonimo romanzo
dell'autore di origine ucraina prodotto da La Contrada Teatro
Stabile. In prima assoluta, debutterà il 2 marzo al Teatro
Orazio Bobbio di Trieste (dove resterà fino a domenica 6 marzo).
L'atmosfera è quella di un noir psicologico, con accenti
ironici e brillanti, dove si aggirano sei attori - tra i quali
Pino Quartullo - che fanno rivivere i personaggi dello
scrittore. Lo scritto era andato perduto durante la seconda
guerra mondiale ed è stato ritrovato dopo quasi 50 anni dagli
archivi della famiglia Scerbanenco e pubblicato nel 2018 (da La
Nave di Teseo).
L'isola cui fa riferimento il titolo è la Ginestra
(Ginestrin), uno scoglio al centro di un lago del nord Italia
dove unici abitanti sono i componenti della famiglia Reffi e
dove approdano due ladri - un uomo e una donna - di origini
triestine in fuga dalla polizia. I Reffi, idealisti, si trovano
di fronte a un dubbio: denunciare i due ospiti o dare loro una
possibilità riscatto?
"La Ginestra, con la sua dimensione irreale del tempo, è un
perfetto luogo della mente, paragonabile ad uno di quei
'laboratori sperimentali di relazioni umane' tipici del teatro
di Marivaux", spiega il regista Massimo Navone.
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