In un contesto nazionale in cui si
sono persi 85mila negozi al dettaglio nelle città italiane
(-15,3%), di cui 4.500 nel periodo della pandemia, anche Udine
segna una progressiva diminuzione delle insegne. Dal 2012 al
2021 il calo è del 13% nel commercio del centro storico (da 564
a 492 imprese) e del 12% nell'area non centrale (da 403 a 354).
Crescono, al contrario, i dati di alberghi, bar e ristoranti:
nel complesso si passa da 358 a 369 (+3%) in centro storico e da
235 a 255 (+9%) fuori dal centro.
Quanto al raffronto tra il 2019 e il 2021, il periodo del
coronavirus, il terziario ha sostanzialmente tenuto, ma continua
il trend in discesa: il commercia segna -5 imprese in centro
storico e -2 fuori dal centro; i pubblici esercizi e la
ricettività -4 imprese in centro e -3 in periferia.
"La situazione rimane di sofferenza - commenta il presidente
Confcommercio Udine Giuseppe Pavan - a una stagnazione dei
consumi di tipo strutturale si aggiunge ora l'effetto Covid.
Negli ultimi giorni c'è pure il problema della guerra in Ucraina
che ha senz'altro un impatto negativo, economico e psicologico.
In generale, si deve insistere nella ricerca di una nuova
capacità di pianificazione, meno burocratica, per rispondere
alle esigenze contingenti e arginare la perdita di funzioni
della città. Nell'anno pre-elettorale sarà importante che la
classe politica non pensi solo al voto, ma imposti un serio
programma di rilancio".
Nel lanciare il monitoraggio #centristorici, Confcommercio,
fa sapere il vicepresidente nazionale Giovanni Da Pozzo,
«sostiene il rafforzamento dei partenariati locali e la
definizione di strategie condivise, per contrastare
desertificazione commerciale e valorizzare il tessuto
economico". Quanto al Pnrr, «sarà fondamentale il reale
coinvolgimento del territorio e una maggiore integrazione
progettuale tra i temi urbani e quelli economici". Nei prossimi
sette anni "anche la programmazione europea, in maniera più
decisa rispetto alle precedenti, pone il territorio e le città
al centro degli obiettivi di policy con il fine di promuovere
uno sviluppo integrato e realizzare strategie urbane
sostenibili".
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