Un cittadino statunitense è
stato estradato ieri in Italia dagli Usa perché deve scontare 7
anni di reclusione per il reato di violenza sessuale aggravata
di gruppo ai danni di una minorenne. L'episodio è avvenuto nel
2011 a Pordenone.
L'uomo era stato arrestato — in esecuzione di un mandato di
cattura internazionale - negli Usa, in Pennsylvania, il 5
novembre 2021 e da quella data è rimasto in stato di detenzione,
in attesa della procedura giudiziaria statunitense, che si è
quindi conclusa positivamente. Secondo l'accusa, la violenza fu
consumata ai danni di una ragazzina di 15 anni, di Pordenone.
Dopo essere stata fatta ubriacare, il cittadino americano, un
militare, e un suo amico, all'epoca di 17 anni, ne abusarono.
Quest'ultimo è stato condannato a 4 anni di reclusione. "Non è
frequente che gli Stati Uniti autorizzino, a fini di espiazione
della pena irrogata da Tribunale italiani, la consegna di loro
cittadini - ha sottolineato il Procuratore di Pordenone, Raffale
Tito - Pertanto, quanto avvenuto in questa circostanza — che è
anche il frutto di un intenso scambio di informazioni avvenuto
in questi mesi fra autorità giudiziarie di Paesi così lontani e
diversi giuridicamente fra loro - dimostra che la correttezza
procedimentale e il rispetto dei diritti degli imputati da parte
del Tribunale di Pordenone sono stati positivamente riconosciuti
dalle autorità americane", ha concluso il Procuratore.
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