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Shoah: Udine ricorda Palatucci, albero gelso in sua memoria

Shoah: Udine ricorda Palatucci, albero gelso in sua memoria

Iniziativa Questura-Comune. Riccardi, fu simbolo per libertà

TRIESTE, 05 marzo 2022, 15:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un albero di gelso, pianta della campagna friulana, è stato piantumato oggi nel Parco della Rimembranza di Udine in memoria di Giovanni Palatucci, Questore reggente di Fiume, morto a 36 anni nel campo di sterminio di Dachau nel febbraio del 1945.
    L'iniziativa è stata promossa da Questura e Comune, in occasione della Giornata dei Giusti dell'umanità, "per ricordare i valori e il sacrificio" di Palatucci, "raccogliendone l'eredità".
    "È importante ricordare il valore di persone come Giovanni Palatucci - ha detto il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi - un simbolo, insieme a tanti altri uomini e donne che hanno consentito ai nostri paesi di vivere in libertà e democrazia. Credo che lezioni importanti di uomini come Palatucci rappresentino uno stimolo, uno sforzo, per cercare di fare tutto quello che è possibile affinché situazioni del genere non si ripetano e vadano a sostegno di coloro che ingiustamente oggi sono colpiti; nelle possibilità dei nostri gesti, che mai potranno essere così importanti come il valore del sacrificio della vita del giovane questore reggente ricordato oggi".
    Giovanni Palatucci, nato a Montella (Avellino) nel 1909, prima in servizio alla questura di Genova, fu assegnato poi a quella di Fiume. Divenuto questore reggente - ricorda una nota della Regione - per la sua attività di contrasto alla persecuzione nazista, dopo aver salvato la vita a migliaia di cittadini soprattutto di fede ebraica, nel febbraio del 1944 fu arrestato e incarcerato a Trieste. Internato nel campo di sterminio di Dachau, vi morì per gli stenti e le sevizie subiti.
    Nel 1990 ha ricevuto dallo Yad Vashem, l'Ente nazionale ebraico per la memoria della shoah, il massimo onore ed è stato riconosciuto "Giusto tra le Nazioni". Nel 1995 è stato insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia d'oro al merito civile. Nel 2004 si è concluso il processo di primo grado per la beatificazione ed è stato proclamato "Servo di Dio".
   

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