"Premesso che non c'è nessun
allarme, facciamo questo atto di ricognizione che è un atto di
corretta amministrazione per capire quali sono gli strumenti, in
particolare lo iodio, che sono presenti in regione. Poi a
seguito di questo comunicheremo l'informazione anche nell'ambito
della procedura che il dipartimento nazionale di Protezione
civile sta organizzando relativamente a questo tema". Lo ha
detto il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia con delega
alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, al Tgr Rai Fvg in
merito a una ricognizione che la Regione ha avviato sulle
farmacie per quantificare le scorte di iodio stabile presenti
sul territorio.
La ricognizione - come anticipato da Il Gazzettino - è stata
avviata venerdì e gli esiti sono attesi per domani. Si tratta di
un'attività cautelativa, in relazione alla situazione in
Ucraina.
Lo iodio stabile deve essere somministrato in caso di
esposizione alle radiazioni con l'obiettivo di saturare la
tiroide, chiudendo così la porta allo iodio radioattivo che si
potrebbe sprigionare in caso di incidente in una centrale
nucleare. Dopo i combattimenti che hanno interessato la centrale
nucleare di Zaporizhzhia, anche nelle farmacie del Fvg - riporta
il quotidiano - si è scatenata la corsa allo iodio stabile
anti-radiazioni, con diverse richieste in pochi giorni.
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