"Il nostro è il confine più
esposto per quello che riguarda chi scappa dal conflitto: siamo
arrivati attorno alle 50mila persone in Italia delle quali oltre
la metà sono entrate dai nostri confini. I dati di ieri ci danno
ferme in Fvg duemila persone scappate dalla guerra alle quali i
Comuni, con le prefetture, stanno cercando di dare migliore e
adeguata accoglienza". Lo ha detto il vice governatore Fvg con
delega Protezione civile e Sanità Riccardo Riccardi, alla
partenza della colonna della Protezione civile per la
Slovacchia, al confine con l'Ucraina.
Riccardi ha segnalato che "sono state completate le
operazioni di realizzazione dell'hub sanitario di Udine" visto
che tra i profughi c'è "una percentuale significativa di non
vaccinati" anche se, "per quella popolazione il contagio è molto
molto basso". Al contrario, "la percentuale di patologie
oncologiche pediatriche è molto elevata". Se "finora la
'migrazione' è stata abbastanza ordinata perché le persone in
arrivo avevano quasi tutte già una destinazione", bisogna capire
"se il volume e la destinazione del flusso resteranno tali o si
modificheranno". Infine, la "Protezione civile è impegnata anche
sui due confini con prima accoglienza a Fernetti e Tarvisio" ed
è stato "completato, di concerto col Dipartimento Protezione
civile, altre due missioni come la consegna di farmaci per 2
milioni di euro, portati ai confini con la Romania". La centrale
di Palmanova è stato riconosciuto unico hub nazionale dopo
l'individuazione dei punti ove portare le merci e il sostegno
sanitario alle popolazioni colpite dalla guerra".
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