Inevitabile che, presentando un
libro su quel mattatoio che fu la guerra nei Balcani, e in
particolare a Sarajevo, la discussione scivolasse naturalmente
sulla situazione in Ucraina oggi, tentando paralleli e
similitudini tra i due conflitti. E' difatti quanto accaduto
ieri sera alla presentazione
del libro Maledetta Sarajevo, di Francesco Battistini e del
friulano Marzio G. Mian (Neri Pozza, 400 pagine, 19 euro) all'
Abbazia di Rosazzo nell'ambito della VI rassegna "I Colloqui
dell' Abbazia. Il viaggio della carta geografica di Livio
Felluga", curata da Margherita Reguitti e da Elda Felluga.
Un parallelo che si può sintetizzare in una frase rimbalzata
nel corso della serata: "In questi giorni sembra che l'orologio
della storia sia tornato indietro", che segna nello stesso tempo
una sconfitta e un rammarico.
Il libro è un viaggio inchiesta dei due giornalisti, che
furono inviati di guerra nei Balcani trent'anni fa, e che oggi
indagano sulle responsabilità dei protagonisti di allora,
sentiti a distanza, appunto, di tre decenni. Ne emerge non
soltanto una raccolta di testimonianze, ma retroscena
importanti, aspetti inediti.
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