"Alcune sono molto realistiche,
altre non seguono la dimensione spazio-temporale aristotelica
ma, come accade quando andiamo al cinema e vediamo un trailer,
non ci sono sequenze lineari ma capiamo lo stesso il senso del
film presentato". Così Mary B. Tolusso ha illustrato il suo
ultimo lavoro, il libro di poesie "Apolide" (Mondadori) nel
corso di una conferenza presentata dal giornalista Alessandro
Mezzena Lona.
Intervallati da letture di poesie, gli interventi della
Tolusso e di Mezzena Lona hanno spiegato il significato delle
liriche pubblicate.
"Questo tipo di scrittura - ha indicato Mary B.Tolusso - non
l'ho inventato io ma viene dalla lirica del '900, da Pound, da
Eliot, da quelli che io ritengo i miei poeti, come Zanzotto,
Erba, Giudici, che sono i miei maestri. Mi rendo conto di una
dimensione di visionarietà che ... dipende dalla sensibilità del
lettore per cui c'è chi entra nel senso e chi invece no".
Apolide è pubblicato nella serie "Specchio" di Mondadori,
l'ultimo autore triestino a essere stato pubblicato in questi
tipi è stato Carolus Cergolj, decenni fa.
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