E' stato inaugurato l'anno
giudiziario al Tar di Trieste presieduto da Oria Settesoldi che,
nella sua relazione, ha sottolineato "la rapidità delle
decisioni malgrado l'incremento del numero di ricorsi depositati
rispetto all'anno precedente". Nota positiva: non ci sono
arretrati.
Nel 2021 sono stati depositati 488 ricorsi; di questi 397
sono stati decisi lo stesso anno, con una percentuale superiore
a quella dei ricorsi depositati e definiti nel 2020, quando in
totale erano stati 364 e solo 231 di questi erano stati definiti
nello stesso anno.
Il Tribunale ha adottato 627 tra sentenze, sentenze brevi,
ordinanze sia cautelari che collegiali e decreti sia cautelari
che presidenziali) e, in particolare, tra questi, 190 sentenze e
194 sentenze brevi. Il 56% dei ricorsi è stato accompagnato da
istanze cautelari.
In merito alla materia degli appalti, la Presidente ha posto
l'accento "sulla necessità di riordino e semplificazione della
disciplina anche con riferimento alle nuove e più moderne forme
di realizzazione di opere pubbliche quali il project financing".
Se "la finanza di progetto potrebbe offrire agli enti pubblici
un nuovo e più efficiente metodo per far fronte alle esigenze
della collettività", occorre che "il legislatore sappia e voglia
dettare alcune regole comportamentali che tengano conto degli
scenari che la realtà operativa di questi ultimi anni ha fatto
emergere".
La Presidente ha infine sottolineato "l' obiettivo di
efficienza - che è una sfida che il PNRR pone a tutta la
giustizia amministrativa - qui ampiamente raggiunto; penso
all'emergenza sanitaria, che ha costretto l'intero
sistema della giustizia amministrativa ad inventarsi un nuovo
modo di rendere il proprio servizio. Siamo stati
i primi ad intervenire su una materia nuova quale quella
dell'obbligo vaccinale".
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