Non sono del marito, Sebastiano,
non sono dell'amico, Sterpin, e nemmeno del vicino di casa.
Secondo il Corriere della Sera le tracce di Dna riscontrate sul
cordino che stringeva al collo i due sacchetti di nylon nei
quali era infilata la testa di Liliana Resinovich, non
appartiene a nessuno delle tre persone in qualche modo più
vicine alla vittima. Pochi giorni fa si era diffusa la notizia
che dalle analisi scientifiche effettuate sul cordino, risultava
la presenza di tracce biologiche maschili.
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