«Il momento è davvero drammatico e
la crisi che stiamo attraversando colpisce trasversalmente tutte
le imprese incluse le cooperative. Il caro delle materie prime,
la drastica carenza di manodopera e l'allungamento dei tempi di
consegna dei materiali, in alcuni casi addirittura di cinque o
sei mesi, rischiano di mettere in ginocchio molte imprese del
settore». A sostenerlo è Marco Seibessi, presidente di Ici Coop
di Ronchi dei Legionari, la più grande cooperativa edile Fvg
associata Legacoop Fvg e attiva da 30 anni nella costruzione e
progettazione di opere edili civili, industriali e
infrastrutturali.
Anche il presidente di Legacoop Fvg, Livio Nanino esprime
preoccupazione: "L'edilizia ha sempre rappresentato un settore
'pilota'", una "peculiarità è venuta meno negli ultimi tre,
quattro lustri. Il Pnrr, con tutte le risorse messe a
disposizione, può rappresentare un nuovo inizio e una nuova
spinta propulsiva anche per altri settori dell'economia. Per
cogliere questa opportunità - prosegue Nanino - è necessario
coraggio, in particolare da parte del Governo nel ripensare le
politiche di settore, nel rivedere i termini del Pnrr, strumento
pensato e definito prima che si manifestasse l'attuale crisi
geopolitica. È necessario il coraggio di pensare a politiche non
legate alle prossime scadenze elettorali - conclude - ma a ciò
di cui ha bisogno il Paese nei prossimi dieci anni".
«Ad oggi - conclude il presidente di Ici Coop - siamo al
40-50% di operai che provengono da altri Paesi e meno male che
almeno ci sono, altrimenti il settore sarebbe davvero a rischio.
Il Governo deve intervenire in tempi rapidi sulle opere in corso
e in maniera puntuale".
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