Medicina di precisione, ruolo
della genetica nella caratterizzazione dei pazienti, apporto
dell'intelligenza artificiale nel mettere insieme le varie
variabili per una valutazione multiparametrica dei malati. Sono
alcuni temi al centro del Simposio internazionale "Advances in
Heart Failure, Cardiomyopathies and Pericardial Diseases"
focalizzato sulle cardiomiopatie e lo scompenso cardiaco e in
corso fino a domani a Trieste. L'iniziativa è promosso dal
Dipartimento Cardiotoracovascolare delI'Azienda sanitaria
universitaria Giuliano isontina e dalla Scuola di
Specializzazione in Malattie Apparato Cardiovascolare del
Dipartimento Scienze Mediche - Università di Trieste con la
Fondazione Menarini.
Sono circa 250 gli iscritti, spiega Gianfranco Sinagra,
direttore della struttura complessa di Cardiologia a Trieste:
partecipano relatori da tutta l'Europa e dagli Stati Uniti per
un focus "sulle conoscenze più aggiornate generate in questi
ultimi due anni e mezzo in cui gli scambi sono stati minori. Ciò
consentirà il confronto e la partecipazione" con l'obiettivo di
"nuove collaborazioni nel segno del progresso della conoscenza".
Le cardiomiopatie, ricorda Sinagra, sono malattie che
colpiscono soggetti mediamente giovani e che possono richiedere
terapie avanzate fino ai supporti meccanici e il trapianto
cardiaco. Per quanto riguarda lo scompenso cardiaco, "sono circa
2 milioni le persone in Italia che ne soffrono. Nell'area di
Trieste e Gorizia ogni anno vengono ricoverate 2000 persone con
questa patologia". Nei piani sanitari "c'è attenzione" su questa
patologia, anche a fronte delle ospedalizzazioni, "ma c'è da
fare di più ad esempio sul versante prevenzione".
"Le malattie cardiovascolari - conclude Sinagra - dovrebbero
avere il supporto che deriva dal peso dell'epidemiologia" e in
Italia si va in questa direzione. Ma "in generale penso che il
Paese dovrebbe fare un salto di investimento in ricerca, perché
l'investimento in ricerca e ricerca istituzionale trasparente è
uno strumento fondamentale per progredire in conoscenza, che
vuol dire caratterizzare e curare meglio le persone".
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