Oltre 56 mila edizioni e 550 mila
pagine: è l'archivio storico digitale de Il Piccolo, online da
oggi, che mette a disposizione le copie del quotidiano dal 1881,
anno della fondazione, al 2010, ripercorrendo la storia di
Trieste e della Venezia Giulia. L'iniziativa, presentata oggi
nel palazzo della Regione dal direttore de Il Piccolo, Omar
Monestier, e dalla condirettrice Roberta Giani, è il risultato
di un progetto avviato nel 2016.
All'operazione di raccolta e digitalizzazione delle copie
cartacee del giornale hanno collaborato, oltre al quotidiano e
al suo editore, il gruppo Gedi, la Regione Friuli Venezia Giulia
con Erpac e il Comune di Trieste con la Biblioteca civica
Hortis, che custodisce le copie cartacee del quotidiano.
L'obiettivo, ha spiegato l'ad di Gedi News Network (GNN),
Fabiano Begal, è rendere l'archivio "patrimonio di tutti". La
consultazione, è stato spiegato, sarà gratuita.
Il Piccolo, ha puntualizzato il presidente del Fvg,
Massimiliano Fedriga, "è patrimonio dell'Italia e della storia
europea per quanto ha raccontato e continua a raccontare".
Secondo Fedriga, "raccontare la verità è dovere di tutti". In
questi ultimi anni, anche a fronte del dilagare di fake news,
"abbiamo riscoperto il ruolo dell'informazione
responsabilizzata: quando non c'è, è complicato. E allora viene
meno il concetto di libertà".
"Dall'archivio - ha affermato il sindaco di Trieste, Roberto
Dipiazza - proverò a rileggere la storia di un città che ha
subito di tutto e di più", riscoprendo i suoi "tanti aneddoti".
"Sarà uno strumento per approfondire la ricerca - ha osservato
il rettore dell'Università di Trieste, Roberto Di Lenarda - uno
strumento che ci darà la possibilità di far tornare a vivere le
radici di quello che siamo oggi".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA