Prima una scossa d'avvertimento,
forte ma breve. Poi, alle 21 del 6 maggio 1976, quella
catastrofica, una spallata di magnitudo 6,4 durata un
interminabile minuto. I friulani lo definirono, e ancora lo
ricordano, con il nome di Orcolat, il terremoto-orco che 46 anni
fa distrusse un'ampia parte del Friuli collinare, portando morte
e dolore e colpendo in particolare le province di Udine e
Pordenone.
Quel sisma, con i circa mille morti, gli oltre tremila
feriti, le decine di migliaia di persone rimaste senza case,
segnò un passaggio, una demarcazione tra il Friuli per com'era
stato fino a quel momento, e per come sarebbe stato dopo. I
friulani si rimboccarono le maniche e giorno dopo giorno
ricostruirono una intera regione, il cosiddetto "modello
Friuli", "dov'era e com'era", anzi, meglio in alcuni casi.
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