Il Tribunale la nomina
amministratrice di sostegno ma lei svuota il conto
dell'assistito e utilizza i soldi per pagarsi, tra le altre
cose, la Pay-Tv. Per questa ragione, la Guardia di Finanza di
Pordenone ha denunciato una professionista friulana per essersi
appropriata di oltre 160 mila euro appartenenti a un grande
invalido, lasciando a suo carico debiti per 40 mila euro.
L'uomo, scomparso nel 2019, non era più in grado, per gravi
deficit cognitivi, di provvedere in proprio alla gestione delle
proprie risorse e dei beni di proprietà.
L'inchiesta è partita dalla denuncia di una erede: la Procura
di Pordenone ha così dato ordine, al locale Gruppo della Guardia
di Finanza, di ricostruire le movimentazioni subite dal
patrimonio dell'invalido, nel quale erano confluiti, nel 2014,
circa 180 mila euro ottenuti dalla vendita di un immobile.
Secondo l'accusa, la professionista, in sei anni, dal 2013 al
2019, ha operato, a proprio esclusivo vantaggio, prelievi e
pagamenti e ha effettuato, sui conti suoi e del marito,
importanti bonifici.
Per il comportamento adottato, la consulente - che, in
qualità di amministratrice di sostegno, rivestiva la qualifica
di pubblico ufficiale - è stata segnalata all'Autorità
Giudiziaria per peculato e rifiuto di atti d'ufficio,
conseguente al mancato deposito dei rendiconti di gestione.
Il Gip di Pordenone ha ordinato il sequestro preventivo del
profitto del reato, pari alle somme fraudolentemente sottratte
dall'indagata.
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