Una guida alla conoscenza della
città Trieste oltre i luoghi comuni e gli stereotipi, un giallo
"etico" nel quale l'autore si espone verso il lettore mettendo
in scena i vizi e la pochezza di omuncoli innalzati a ruoli di
potere dalla politica. Il giallo "Delitti a 33 giri" (MGS Press)
del giornalista e scrittore triestino Furio Baldassi è stato
presentato venerdì sera nel sesto appuntamento della sezione
primavera estate della rassegna "I Colloqui dell'abbazia. Il
viaggio della carta geografica di Livio Felluga" che si svolge
nel complesso abbaziale di Rosazzo. Dopo l'introduzione
all'incontro di Elda Felluga, curatrice assieme alla giornalista
Margherita Reguitti, quest'ultima ha dato inizio al dialogo con
l'autore. Se un giallo non si racconta ma si squaderna quel
tanto per far assaggiare l'atmosfera e far emergere i tanti temi
che nella trama tipica del genere, nel dialogo sono emersi i
tanti toni della narrazione e le intense diversioni verso la
musica internazionale, dal acid rock al pop, dai Nirvana a Meat
Loaf, dai greatest hits di Ray Conniff a Ramaya di Afric Simone,
tracce e indizzi dei delitti. Un narrazione di suspance sulle
tracce di un omicida seriale che colpisce figure quasi sempre di
potere in città, lasciando una traccia musicale per ogni
delitto. A indagare il commissario Renzo Fierro e la sua
squadra, che ci delizia con i suoi pasti e rebechin,
sorseggiando del Malbeck accompagnato da tartine di liptauer e
ljublianska da passeggio o altre leccornie da Pepi S'ciavo.
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