Monfalcone dopo 43 anni avrà un
nuovo strumento di programmazione della sua portualità. "A
rendere possibile la svolta e l'apertura di un futuro di
sviluppo" è la chiusura della procedura amministrativa relativa
alla variante localizzata del Piano regolatore portuale da parte
della Regione Friuli Venezia Giulia. Lo ha annunciato l'Autorità
di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, durante un
incontro in cui sono stati presentati i risultati del
provvedimento e a cui ha partecipato anche il governatore del
Fvg, Massimiliano Fedriga.
La variante localizzata prevede nel merito una serie di
interventi che consentiranno un "significativo salto di qualità
al porto", con l'allungamento della banchina commerciale,
l'ampliamento delle aree operative retro banchina, il
potenziamento delle opere di difesa foranee, nonché la creazione
di nuove casse di colmata per i futuri dragaggi, che una volta
completato il riempimento, verranno utilizzate per la
realizzazione di un'area con funzione ecologica.
"Principale impulso al futuro dei traffici", secondo
l'Authority, arriverà dal futuro terminal multipurpose e delle
autostrade del mare, "vero perno della variante". Gli
investimenti necessari per la realizzazione totale degli
interventi previsti, ammontano a circa 374 milioni di euro, con
un'articolazione temporale complessiva di 12 anni, divisa in 3
fasi attuative.
Per Zeno D'Agostino, presidente dell'Authority,
"l'approvazione della variante è una conquista fondamentale
perché da oggi si apre una stagione di sviluppo per lo scalo
isontino che avrà un insieme di regole di cui non ha mai
disposto, e dunque un quadro di certezze per gli investitori".
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