E' stata "ritirata la disdetta dei
contratti somministrati" alla Flex di Trieste. "L'azienda
dichiara la volontà di aprire un confronto sul contratto di
solidarietà difensiva. Restano invariati gli elementi del piano
industriale presentato ieri. È quindi confermata la volontà
dell'azienda di dismettere le attività di collaudo e
assiemaggio". Lo rende noto il segretario territoriale della
Uilm, Antonio Rodà.
Stamani è in corso un tavolo convocato dal Mise sulla
vertenza Flex, dopo l'annuncio da parte dell'azienda di 280
esuberi nello stabilimento triestino, di cui 80 interinali. Ieri
- durante il tavolo con Ministero, Regione Friuli Venezia
Giulia, Confindustria Alto Adriatico - l'azienda, come avevano
riferito i sindacati, aveva "confermato di aver già dato
comunicazione alle agenzie interinali della cessazione del
rapporto di collaborazione". Una scelta unilaterale che le parti
sociali avevano definito "gravissima". L'incontro era quindi
stato aggiornato a oggi.
"Per quanto ci riguarda - aggiunge Rodà - qualsiasi
ragionamento sugli ammortizzatori sociali difensivi dev'essere
accompagnato da un piano di rilancio industriale valorizzando
attraverso il Pnrr le potenzialità e le capacità del sito senza
perdita di occupazione. In tal senso chiediamo una forte regia
del Governo".
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