"Questo è un Centro di riferimento,
un'eccellenza nazionale e internazionale, ma quando uno in
sanità parla di progetti, parla di professionalità, di
formazione, di ricerca scientifica, ma soprattutto di
umanizzazione". Lo ha affermato la presidente del Senato,
Elisabetta Casellati, al termine della visita al Centro di
riferimento oncologico (Cro) di Aviano (Pordenone) e all'Area
giovani del nosocomio.
"Quello che mi colpisce moltissimo di questo Centro è ciò che
si definisce la 'presa in carico' del paziente - ha aggiunto -,
e quindi questa attività personalizzata per queste persone
affette da malattie gravi. Sappiamo quanto l'aspetto psicologico
e relazionale possa influire anche sulla malattia, e sul fatto
di contrapporsi, di resistere, di avere la forza di carattere
che diventa parte della terapia".
"Qui interagiscono vari centri, la simbiosi con il territorio
è una delle peculiarità, ma c'è anche una forza del
volontariato, un esercito invisibile che è tra le eccellenze
italiane, che accompagna questi ragazzi nel loro percorso - ha
proseguito la Casellati -. Ho visitato una sala dove i pazienti
si incontrano, leggono, scambiano le loro impressioni, svolgono
attività anche ludiche, e lasciano i loro pensieri in una
striscia che racconta la loro vita, le loro emozioni, la loro
gioia quando escono. Per di più c'è un raccordo costante con le
famiglie, la volontà da parte del personale medico,
infermieristico e sanitario in generale di farli uscire nei fine
settimana in modo da non far sentire loro il peso di una
malattia e da tenerli in una sorta di costante normalità,
laddove questa malattia di normale non ha nulla. Si tratta
veramente di un progetto integrato e straordinario, io sono
rimasta molto colpita".
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