"Il welfare aziendale non è solo
un insieme di servizi", ma "assume il significato di un impegno
per riaggregare le comunità. Le imprese offrono un contributo a
rinnovare il sistema di welfare orientandolo verso un modello di
sussidiarietà che mette la persona e la famiglia al centro delle
iniziative sociali. Come Generali Italia siamo attivi con
iniziative concrete, tra le quali il supporto della
genitorialità e la riduzione del divario di genere nelle
posizioni di responsabilità". Lo ha affermato Daniela Ara,
responsabile Sostenibilità e sponsorizzazioni di Generali
Italia, durante un incontro a Trieste con la ministra per le
Pari opportunità e per la Famiglia, Elena Bonetti, che oggi ha
visitato l'asilo aziendale "I cuccioli del Leone" per i figli di
dipendenti delle Società del Gruppo.
"Il Family Act - ha osservato Bonetti - è la leva di riforma
che rende le iniziative" a tutela della famiglia "stabili: il
nostro paese ha bisogno di questo per dire al mondo delle
imprese ma anche a livello europeo che la direzione è chiara e
che da qui non torniamo indietro. Il lavoro parlamentare per
arrivarci non è stato facile, ma ha portato tutto l'arco
parlamentare a contribuire" alla sua realizzazione. "Adesso
dobbiamo fare i decreti attuativi, farli in fretta e in piena
collaborazione, dialogando con imprese e istituzioni locali".
Sempre in tema di sostegno alla famiglia, attraverso la
Fondazione The Human Safety, il Gruppo, sottolinea Emma Ursich,
segretario generale della Fondazione, "è impegnato su due
progetti, le famiglie con bambini in condizioni di fragilità e
l'integrazione dei rifugiati attraverso il lavoro, e ad
accrescere l'impatto sociale delle nostre azioni".
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