Dall'allevamento di capre
asiatiche da fibra cashmere, inteso come esempio di "filiera
sostenibile" ("Friul Cashmere" di Frisanco nel pordenenonse),
alla buona volontà di tre adolescenti, Tommaso, Matteo e
Tommaso, di Betania di Tolmezzo (Udine), che hanno contribuito a
realizzare un percorso pedonale nel loro quartiere e a
proteggerlo dai passaggi delle moto. Sono cinque le bandiere
verdi che Legambiente Fvg ha attribuito quest'anno nell'ambito
della campagna "Carovana delle Alpi".
Gli altri riconoscimenti sono andati al Comune di
Malborghetto-Valbruna (Udine), per la promozione di un turismo
di qualità, alla cooperativa sociale Cramars di Tolmezzo, che ha
ideato una "vetrina digitale di prossimità" a sostegno dei
negozi di vicinato, e al Comune di Resia (Udine), che ha
coinvolto la comunità nella stesura del Piano comunale di
ripresa e resilienza.
Due, invece, le bandiere nere: al Comune di Verzegnis
(Udine), per il "sovradimensionamento di un'opera di protezione
da caduta massi in località Pozzis" e a quello di Clauzetto
(Pordenone), per "l'autorizzazione a costruire una struttura
privata sul crinale del monte Taiet - Rossa".
"Le cinque bandiere attribuite quest'anno, condensano diverse
pratiche virtuose e innovative - commenta Sandro Cargnelutti,
presidente di Legambiente Fvg - quali il turismo sostenibile
radicato nella cultura e natura dei luoghi, processi partecipati
per disegnare il futuro delle comunità, il digitale al servizio
della prossimità nel favorire permanenza dei piccoli negozi
della montagna interna, inedite filiere circolari, esempi di
senso civico, creatività e cittadinanza attiva dei giovani". Le
bandiere nere invece, aggiunge, "mettono a fuoco due temi: il
sovradimensionamento, non giustificato dal punto di vista
tecnico, di opere di protezione, e autorizzazioni di strutture
edilizie, che rappresentano una ferita al paesaggio e
all'ambiente in cui le comunità operano".
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