(di Francesco De Filippo)
MASSIMO MAGGIARI, LEGGERE NEL
CUORE (Giunti; 216 pp.; 16 euro). Per i huichol, a Real de
Catorce - 2.700 metri nella Sierra Madre - su una montagna è
nato il sole. E sul Cerro Quemado, c'è un luogo del Tonal dove
il Cosmo e la sua luce dialogano con la "terrestrità". Massimo
Maggiari, antropologo, dopo esser stato tra i ghiacci del Nord,
si è spinto qui per conoscere la cultura huichol e don Mateus,
un curandero italiano, Matteo B., che ha sposato Patrizia; hanno
avuto 13 figli. Il padre di Patrizia, Eusebio, curandero, lo
convinse alla pratica. "Ho passato tre anni da solo nel deserto.
Dovevo cambiare nel profondo. Come potevo aiutare gli altri a
superare il loro karma se io non avevo superato il mio?" Ha
trascorso altri 7 anni assistito da anziani; al decimo ha curato
la prima persona. "Curare per me è trasmettere l'energia
positiva dell'universo. Per farlo bisogna annullare l'ego ed
essere neutri, umili, per assorbire e trasmettere l'energia
senza contaminarla. Il mio lavoro è aiutare il paziente a
rientrare nella circolarità del flusso. Ma è sempre l'Universo a
decidere". Con due premesse: attenzione (percezione) e
intenzione (capire il significato delle proprie azioni, di ciò
che implicano per sé e il mondo)". Don Mateus è uno dei pochi a
praticare la curanderia preispanica.
"L'Universo è energia o spirito, è simile all'elettricità e
dove c'è vita e materia c'è energia. Tutto è energia
materializzata. Di notte, quando sogniamo entriamo nel mondo del
Tonal, dove regna lo Spirito Vivo". Entrati nel Tonal, "possiamo
cambiare lo stato delle cose, muovere o riconfigurare l'energia.
Lo sciamano occupa da intermediario questo spazio". La
spiegazione di Maggiari è da antropologo: "Nella Groenlandia,
con inverni lunghi, gelidi, con l'orso polare, in una condizione
di vita primordiale, non basta farsi coraggio, raccontarsi
storie piene di facile ottimismo. C'è bisogno di credere: non
una preghiera impaurita di fronte a un altare ma uno stare
centrati nel proprio essere. Imperturbabili. Non temere il
grande mistero del mondo, ma sentirsene parte. Consapevoli che
l'incognita è l'unica certezza del nostro domani". Come avviene
anche sulla Sierra.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA