"Non è sufficiente che un settore
in particolare sia sostenibile se tutto il resto intorno non lo
è. Serve una sostenibilità di sistema" che coinvolga anche le
infrastrutture della ricerca: "anche quella che viene fatta in
grandi laboratori è uno degli elementi che deve essere reso
sostenibile". Lo ha affermato la presidente di Area Science
Park, Caterina Petrillo, intervenendo all'incontro "Per una
concreta e misurabile sostenibilità delle infrastrutture",
promosso oggi a Trieste dal centro di ricerca, Ance FVG, e
Associazione italiana per la Sostenibilità delle infrastrutture
(Ais) per mettere a confronto ricerca, impresa e trasporti e
condividere esempi concreti e azioni intraprese per ridurre
consumi e costi energetici.
"Le infrastrutture per la ricerca - ha aggiunto Petrillo -
servono a produrre ricerca, studiare oggetti, materiali, sistemi
che impattano sulla società, ma prima di tutto sono cantieri che
devono essere costruiti in maniera sostenibile, cantieri che
valgono miliardi al momento della costruzione" e per mantenerli
serve "il 10% dell'investimento l'anno".
Per il presidente del Friuli Venezia Giulia e della
Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nell'ambito
della sostenibilità "non basta una buona prassi in un singolo
settore", ma serve "un intero sistema" sostenibile, "altrimenti
facciamo propaganda ma non raggiungiamo risultati concreti". E'
inoltre "fondamentale far passare in modo forte e concreto il
concetto che la sostenibilità non riguarda solo l'aspetto
ambientale, ma anche sociale ed economico". Il punto è che
"dobbiamo rendere conveniente essere sostenibili. Nella
Conferenza delle Regioni" il mondo della ricerca può "trovare un
ottimo alleato: dalle infrastrutture al tpl le Regioni possono
trovare una sintesi e risposte unitarie".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA