"Banali, sporadici, esuberanti
episodi, magari strumentalizzati ed agitati ad arte, non possono
macchiare gli Alpini e chi ha dato la vita per la Patria. Non
possono macchiare chi è sempre pronto a operare per la
solidarietà e per il bene comune a servizio dell'Italia e
dell'Europa nel mondo". Lo ha detto il sindaco di Trieste,
Roberto Dipiazza, accogliendo nel tardo pomeriggio di ieri la
Staffetta alpina giunta in piazza Unità d'Italia in occasione
del 150/o anniversario del Corpo, a conclusione di un viaggio di
1.500 chilometri diviso in 23 tappe, da Ventimiglia a Trieste.
Dipiazza era stato al centro di polemiche, nelle scorse
settimane, dopo il suo intervento a difesa degli alpini in
occasione dell'ultima adunata, in Emilia Romagna, dove erano
stati riportati dai social numerosi episodi di molestie a donne.
Ricordando i valori degli alpini, "patria, famiglia,
solidarietà", che "non possono e non devono mai passare in
secondo piano",
Dipiazza ha sottolineato l'aiuto dato dagli alpini nei luoghi
del terremoto in Friuli.
"'Trieste saluta gli Alpini, amici generosi di sempre' - ha
detto ancora Dipiazza riprendendo un suo slogan coniato per
l'adunata del 2004 a Trieste - ricordando che in città si sono
svolte dal 1930 complessivamente sei "storiche e indimenticabili
adunate" nazionali. "Viva gli Alpini, viva Trieste, viva
l'Italia", ha concluso.
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