È Luigi Brugnaro (Venezia, 65%) il
sindaco più amato d'Italia: supera Antonio De Caro (Bari, 62%)
scivolato dal primo al terzo posto, con in mezzo la novità di
Marco Fioravanti (Ascoli Piceno, 64%). Emerge dal Governance
poll 2022 di Noto Sondaggi per il Sole 24 Ore sul consenso ai
governatori e ai primi cittadini. I 26 comuni in cui il sindaco
è stato eletto nel mese di giugno 2022 non rientrano nella
classifica. Tra i governatori, Luca Zaia, presidente del Veneto,
si conferma in testa alla classifica con il 70% dei consensi.
Zaia però quest'anno è tallonato da un altro leghista, Massimo
Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, con il suo
exploit arriva al 68% e supera Stefano Bonaccini (Emilia
Romagna), che scende di una posizione, pur mantenendo un solido
livello di gradimento con il suo 65%. Nella parte alta della
classifica compaiono anche i primi cittadini delle grandi città
mentre negli anni scorsi erano sempre penalizzati. Da segnalare
il 4° posto di Giuseppe Sala (Milano) che arriva al 60%, così
anche la 5° posizione di Gaetano Manfredi (Napoli), che
totalizza il 59,5%,e che condivide in ex aequo con il sindaco di
Bologna Matteo Lepore.
Tra i Presidenti di Regione, invece, oltre al trio di testa
si segnalano le buone performance di molti governatori. Per
esempio Giovanni Toti (Liguria), che è anche il leader nazionale
di Italia al Centro, si piazza al 4° posto con il 61%,
aumentando di 5 punti rispetto al giorno delle elezioni, così
anche Roberto Occhiuto (Calabria), eletto in settembre, aumenta
del 3,5% e con il 58% conquista la 5° posizione in comproprietà
con Vincenzo De Luca (Campania). Interessante anche la settima
posizione condivisa tra il Presidente della Lombardia Attilio
Fontana e quello della Sicilia Nino Musumeci. Entrambi
conquistano un 50% del consenso ed è da notare che in queste due
regioni si voterà nei prossimi mesi, in Sicilia in autunno ed in
Lombardia ad inizio 2023. Inoltre rispetto al giorno delle
elezioni Bonaccini è il presidente che ha aumentato il maggior
consenso (+13,6%) seguito da Fedriga (+10,9%) e Musumeci
(+10,2%).
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