Hanno partecipato allo stesso
simposio, quello dello Iupap (Unione Internazionale di Fisica
Pura e Applicata) a Trieste nello spirito di una scienza
internazionale non di parte, ma proprio sul tema della minaccia
nucleare connessa alla guerra le loro visioni divergono. Sono
Anatoly Zagorodny, presidente dell'Accademia ucraina delle
Scienze e di Boris Sharkov, ex vice-direttore del Joint
Institute for Nuclear Research (Jinr) a Dubna (Russia).
Zagorodny ha portato il saluto della propria nazione, visto
il recente ingresso dell'Ucraina come nuovo membro di Iupap, con
un intervento preregistrato da Kiev essendo impossibile il
videocollegamento. Il fisico ucraino ringraziando Iupap per la
"netta condanna del conflitto", ha ricordato il prezzo altissimo
pagato dalla comunità scientifica: "Strutture di ricerca sono
state colpite, con danni incalcolabili. I target presi di mira
dai russi includono anche centrali nucleari: è terrorismo
nucleare. Colleghi hanno perso la vita; almeno dieci sono morti
nell'attacco al centro di ricerca a Kharkiv, uno è stato
ammazzato a Bucha".
Sharkov, a margine di un intervento sul pericolo crescente
posto dagli armamenti nucleari, ha detto all'ANSA: "Conosco
personalmente Zagorodny e il lavoro di altissimo livello svolto
dai colleghi ucraini: sono membri del Jinr. Che l'Ucraina sia
entrata a far parte di Iupap è un'ottima notizia". Sull'uso del
termine "terrorismo nucleare", però, è stato netto: "Escludo che
la Russia stia cercando di causare incidenti nucleari. Anzi,
l'interesse ucraino a riappropriarsi di armamenti nucleari è
stato uno dei fattori scatenanti dell'invasione. Evitare la
proliferazione nucleare è cruciale: l'auspicio è che si vada
presto verso a un disarmo simmetrico e contemporaneo delle
potenze nucleari".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA