"Apprendiamo dalla stampa che per
il Meran, assolto, in quanto non imputabile, il 6 maggio per
l'omicidio dei due agenti di polizia Rotta e Demenego non si
trova una REMS in grado di accoglierlo. Meran è tuttora in
carcere e secondo la sentenza della corte d'assise di Trieste
non ci dovrebbe stare in quanto destinato ad una REMS che però
non si trova, con il rischio che potrebbe essere anche liberato,
cosi' un virgolettato del Procuratore capo di Trieste. Ecco il
paradosso di una sentenza di primo grado ingiusta e davvero da
criticare anche solo dal suo dispositivo in attesa delle
motivazioni". Lo scrive in una nota l'avv. Valter Biscotti
legale parte civile Fervicredo (Associazione Feriti e Vittime
della Criminalita' e Del Dovere).
Il legale, "come già anticipato una volta pubblicata la
sentenza" ha annunciato che solleciterà "con un'istanza la
proposizione dell'appello da parte della Procura generale".
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