Con la vendita delle due navi, la
"Piero N" e la "Marisa N", cedute per 800 mila euro, si chiude
la procedura fallimentare della Giuliana Bunkeraggi, avviata dal
Tribunale nel 2019 e coordinata dal liquidatore giudiziale
Giancarlo Crevatin. Sono gli ultimi beni della storica società
della famiglia Napp. Lo scrive il quotidiano Il Piccolo
precisando che, dopo la vendita degli immobili, delle altre navi
e delle quote Tami, tutto il patrimonio della Giuliana
Bunkeraggi è stato liquidato. La "Piero N", del 1993, portata
lorda 2.700 tonn, è stata venduta per 500 mila euro a metà
giugno a un armatore italiano; la Marisa N, 1980 e 1.714 tonn.
in sede d'asta, alla società turca Mohar Shipping & Trading, per
306 mila euro. Gli importi saranno versati in settembre.
Nel dicembre 2017 la Procura di Trieste chiese alla Sezione
Fallimentare del Tribunale di dichiarare il fallimento della DCT
- le cui quote erano detenute dalla 'Giuliana Bunkeraggi Srl',
amministrata da Franco Napp - dopo che fu accertata una
situazione di insolvenza con l'Agenzia delle Dogane: la DCT
aveva accumulato un debito verso l'amministrazione di oltre 32
milioni euro, cui se ne aggiungevano 9 di sanzioni. La Guardia
di Finanza aveva contestato anche l'operazione di acquisto della
DCT da parte della societa' 'LIFE Srl', avvenuta nel 2017. Il 29
gennaio 2021 il Tribunale condannò a pene da 4 a 6 anni per
autoriciclaggio i tre protagonisti dell'acquisto della DCT.
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