Il Consiglio di amministrazione
di Crédit Agricole FriulAdria, riunitosi sotto la presidenza di
Chiara Mio, ha approvato la situazione economica-patrimoniale al
30 giugno 2022, illustrata dal d.g. Carlo Piana, con un utile di
periodo di 39,8 milioni, che rappresenta uno dei risultati
semestrali in assoluto migliori di sempre, con una crescita del
+10% anno su anno (era 36 milioni al 30 giugno 2021, al netto
del beneficio fiscale straordinario).
I ricavi, in netto recupero dopo la crisi pandemica del 2020,
complessivamente stabili rispetto al 2021, si attestano a 151
milioni. Crescono le commissioni (+1%), mentre prosegue il trend
virtuoso dei costi operativi ordinari (al netto dei contributi
ai fondi di risoluzione), che scendono a 85 milioni e concorrono
ad abbassare ulteriormente l'indicatore del cost income al
56,2%. Sul fronte delle masse, gli impieghi crescono su dicembre
del +3.2% e si attestano a 7,8 miliardi euro. In continuità con
la tradizionale missione di sostegno al territorio la Banca ha
erogato 630 milioni di nuovo credito a privati e aziende (375
milioni in Veneto e 255 in Fvg), in crescita del +20% a/a. Ai
privati sono stati erogati circa 2.000 mutui (727 in Fvg e 1.233
in Veneto), per complessivi 244 milioni. Alle aziende sono stati
erogati circa 386 milioni (+55% a/a), di cui 168 milioni in Fvg
e 218 milioni in Veneto.
La raccolta totale (diretta e indiretta) si attesta a 17,3
miliardi di euro, con una performance crescente del comparto
gestito che, al netto dell'effetto mercato, si incrementa sul
fine anno del +1.5%. Nei primi sei mesi dell'anno sono oltre 11
mila i nuovi clienti acquisiti dalla banca, più di un terzo
attraverso i canali online.
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