E' ancora aperta l'inchiesta sul
caso di Liliana Resinovich, la donna scomparsa a Trieste il 14
dicembre scorso e trovata morta il 5 gennaio nel boschetto
dell'ex ospedale pischiatrico del rione San Giovanni. La
Procura, infatti, attende la perizia medico-legale, dopo aver
concesso una proroga per il deposito per problemi tecnici.
Allo stato il fascicolo è sempre aperto a carico di ignoti
con l'ipotesi di reato originariamente individuata di sequestro
di persona, "astrattamente ipotizzabile nel momento in cui
scompare una persona", come ha spiegato il Procuratore capo di
Trieste, Antonio De Nicolo. Il Procuratore ha chiarito però che
non sono comunque emersi nuovi elementi in ambito investigativo.
Non vi sono dunque indagati né sono stati individuate, in questi
mesi, ulteriori ipotesi di reato. Gli inquirenti, tuttavia, non
si sbilanciano sugli sviluppi del caso.
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