Una delegazione coreana della Dsme
(Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering) ha fatto visita oggi
allo stabilimento della Wartsila di Bagnoli della Rosandra
(Trieste). A quanto si apprende, si è trattato di un incontro
cordiale e di routine con la multinazionale finlandese, durante
il quale il cliente ha visitato gli ambienti dello stabilimento
e preso atto dei vari processi produttivi, dalla ricezione
dell'ordine alla consegna finale della merce. La delegazione
della Repubblica di Corea si è inoltre recata al Porto dove si
trovano alcuni motori destinati alla Dsme.
A rendere nota la presenza della delegazione sono stati i
sindacati: "La delegazione era accompagnata da dirigenti di
Wartsila Italia e da un dirigente della Corporation", spiega
Fabio Kanidisek della Rsu Fim Cisl.
A metà luglio la multinazionale finlandese aveva annunciato
la cessazione dell'attività produttiva a Trieste con conseguenti
450 esuberi. Fin da subito lavoratori e sindacati avevano
risposto con un presidio a oltranza, ancora in corso, davanti ai
cancelli dello stabilimento per fare in modo che nulla potesse
uscire dall'azienda. La scorsa settimana il presidente del
Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, aveva inviato una
comunicazione ufficiale al Console generale della Repubblica di
Corea, Kang Hyung-Shik, dicendo di comprendere "le difficoltà
che la Dsme stava subendo per il ritardo nella consegna dei
motori prodotti dallo stabilimento Wartsila", ma allo stesso
tempo sottolineava come "questa situazione fosse stata causata
dalla repentina decisione della proprietà finlandese di avviare
la procedura per l'immediato licenziamento di 450 dipendenti".
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