"Una tragedia che si innesta nel
clima di un dopoguerra che in Istria restava ancora
insanguinato. Le conseguenze del tragico destino del confine
orientale e delle sue terre martoriate hanno segnato tante
famiglie con la morte e l'esodo: la strage di Vergarolla è una
ferita tra le più profonde e meno note, per questo dobbiamo
ricordare quelle vittime innocenti". Lo ha detto la senatrice
Tatjana Rojc (Pd) a Pola (Croazia), alla cerimonia per il 76/o
anniversario della strage di Vergarolla.
"L'omaggio al medico Geppino Micheletti e al suo altruismo
rende questa giornata più intensa e intrisa di struggimento. E'
un grande traguardo ritrovarci a Pola a pregare e onorare i
morti senza distinzione di lingua e di storie, uniti dalla pietà
e dalla volontà che tutto questo orrore non si ripeta - ha
proseguito Rojc - Ci serva da monito, perché ce lo dice la
guerra contro l'Ucraina e i suoi riflessi nei Balcani che non
siamo immuni, e che dobbiamo difendere la vera ricchezza
dell'Europa unita: pace, tolleranza e democrazia", ha concluso
la senatrice.
Il 18 agosto 1946 sulla spiaggia della città istriana per
l'esplosione di materiale bellico, morì un centinaio di persone
tra la folla di bagnanti e di tanti accorsi ad assistere a una
manifestazione sportiva.
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