La zona dove ieri è morto,
annegato nell'Isonzo, un ragazzo di 17 anni, di origine
tunisina, è segnalata da anni per la sua pericolosità. E' quanto
emerge dai primi rilievi delle forze dell'ordine su quanto
accaduto ieri pomeriggio e che sembra essere stato causato da
uno choc termico che ha portato all'annegamento del ragazzo.
Il corpo è stato ritrovato tre ore dopo la scomparsa dai
sommozzatori.
Le indagini sono affidate alla Polizia, che si avvale della
collaborazione dei periti dei Vigili del fuoco.
Nella zona sono dunque presenti, da tempo, avvisi che
indicano la pericolosità del fiume, soggetto a piene improvvise,
complice anche la regolamentazione della diga di Salcano, in
territorio sloveno.
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