Un porto in crescita,
tecnologicamente "tra i più avanzati e competitivi d'Italia e
d'Europa", con una movimentazione totale che nel primo semestre
2022 ha superato i 29 milioni di tonnellate rispetto allo stesso
periodo del 2021 (+13,23%), oltre 5 mila i treni operati
(+7,54%). Questo è quanto il presidente dell'autorità portuale
di Trieste, Zeno D'Agostino ha esposto al ministro dei trasporti
Enrico Giovannini in visita allo scalo giuliano in occasione
della sigla di un protocollo di intesa tra imprese logistiche
locali e lituane. D'Agostino inoltre ha sottolineato come il
porto sarà ulteriormente potenziato con uno sviluppo della rete
ferroviaria e dalla digitalizzazione.
"I dati statistici del primo semestre parlano di un porto in
crescita", ha affermato D'Agostino. Nel dettaglio, infatti, sono
cresciute le rinfuse liquide (+12,39%), è cresciuto poi il
settore contenitori (+17,36%) con 431.454 TEU movimentati che
corrisponde al miglior primo semestre assoluto per TEU
movimentati), e il comparto RO-RO (+10,90%).
D'Agostino inoltre ha illustrato al ministro Giovannini il
potenziamento ferroviario in atto, che permetterà di arrivare al
2026 con tre nuove stazioni ferroviarie completamente rinnovate
(Campo Marzio-Porto Nuovo, Servola e Aquilinia) e una capacità
di 20 mila treni da 750 metri, portando di fatto a un raddoppio
della capacità attuale.
La digitalizzazione del porto è l'altro punto su cui si è
soffermato il presidente dell'autorità portuale di Trieste: "Con
l'informatizzazione di tutte le attività collegate al porto - ha
spiegato - sia lato mare che lato terra, si sono ridotti tempi e
costi delle operazioni. Siamo l'unico porto europeo ad avere un
PCS (Port Community System) con la parte ferroviaria integrata.
Tutto ciò ci permette di ottimizzare al meglio anche
l'integrazione con l'autotrasporto, riducendone il forte impatto
a livello portuale e urbano", ha concluso D'Agostino.
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