"La risposta di Wartsila è assolutamente inaccettabile, insoddisfacente. Come ha detto il ministro Giorgetti, a fonte di una compattezza di tutti i soggetti coinvolti, forze sociali e istituzioni, che chiedevano di prendere sul serio la richiesta di dialogo e confronto, la possibilità di approfondimento di altri percorsi e ipotesi, abbiamo trovato un muro di indisponibilità a cui bisogna reagire con determinazione rendendo quanto più possibile impraticabile la strada che Wartsila cerca di perseguire". Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, al termine dell'incontro al Mise sul
futuro dello stabilimento di Trieste. "Ci muoveremo nelle prossime ore in questa direzione", ha aggiunto.
"La risposta di Wartsila è assolutamente inaccettabile, insoddisfacente. Come ha detto il ministro Giorgetti, a fonte di una compattezza di tutti i soggetti coinvolti, forze sociali e istituzioni, che chiedevano
di prendere sul serio la richiesta di dialogo e confronto, la possibilità di approfondimento di altri percorsi e ipotesi, abbiamo trovato un muro di indisponibilità a cui bisogna reagire con determinazione rendendo quanto più possibile impraticabile la strada che Wartsila cerca di perseguire".
Wartsila, al tavolo al Mise, avrebbe dichiarato di non voler sospendere la procedura di licenziamenti con lo stop alla produzione per lo stabilimento di San Dorligo della Valle (Trieste), ma avrebbe dichiarato la disponibilità ad inviare ai sindacati, il 12 settembre, "un piano di mitigazione degli effetti occupazionali", in cui la reindustrializzazione "sarà centrale", lo riferiscono fonti sindacali, mentre l'incontro è sospeso da circa mezz'ora.
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