Far rivivere al visitatore lo
spirito della notte in cui venne sottoscritto nel 1797 il
Trattato di Campoformio, che segnò la cessione da parte di
Napoleone di Venezia e dei suoi territori all'Austria, e
approfondire come mai questo documento che tante conseguenze
ebbe sugli equilibri dell'Europa fu sottoscritto proprio nella
Villa Manin di Passariano. E' l'obiettivo della nuova
installazione multimediale oggi inaugurata nell'ex residenza dei
dogi a Passariano (Udine), a cura dell'Erpac, Ente regionale
patrimonio culturale, ideata per raccontare scorci meno noti
della storia di questo luogo.
"Tutti sanno che Napoleone è stato a Villa Manin,non tutti
sanno che vi si è fermato per due mesi, dal 27 agosto al 22
ottobre 1797 e che nel lungo soggiorno ebbero luogo gli incontri
che sancirono la fine della storia millenaria della Repubblica
di Venezia", spiegano i curatori Umberto Alberini, Dino Barattin
e Guido Comis.
L'installazione permette ai visitatori di immergersi "in una
notte cruciale della storia, per comprendere meglio come e con
chi si svolsero le trattative, e come mai Napoleone, figlio
della rivoluzione francese, acconsentì a sacrificare
l'indipendenza di Venezia per cederne i territori a una
monarchia quale era l'impero Asburgico".
Realizzata con la consulenza storica di Paolo Foramitti,
l'installazione illustra, attraverso immagini di dipinti,
cartografie, giochi d'ombre e un dialogo teatrale interpretato
da Massimo Somaglino, Klaus Martini e Piera Ardessi, i contenuti
del trattato, i vantaggi che Napoleone trasse dalle concessioni
fatte all'Austria, e quale ruolo la prima campagna d'Italia
condotta da Bonaparte abbia avuto nel lungo percorso del
Risorgimento italiano. L'esposizione è visitabile da martedì a
domenica, dalle 10.30 alle 13 e dalle 13.30 alle 18.30.
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