"Rosaura beve il suo gin tonic,
una sera, e nota qualcosa di strano al polso: è la frase La vida
es sueño, il suo tatuaggio preferito, solo che lo ha impresso
sul suo fianco destro. Cosa ci fa lì? Sarà uno scherzo
dell'alcol e della stanchezza?". Questo è l'incipit di
"Inchiostro", un racconto illustrato tenero e dolcissimo,
firmato a sorpresa da un artista che siamo abituati a vedere sul
piccolo schermo, o ad applaudire a teatro: si tratta di Lino
Guanciale, interprete fra i più talentuosi della sua
generazione, il Cagliostro de "La porta rossa" ma anche, più
recentemente, il Commissario Ricciardi.
Domani, alle 20.30, a pordenonelegge per la prima volta, in
dialogo con la curatrice del festival Valentina Gasparet,
presenterà al pubblico il suo libro d'esordio, pubblicato da
Round Robin in questi giorni.
Inchiostro (collana Parole in viaggio, 15 euro) è scandito dalle
illustrazioni di Daniela Volpari, e ci proietta nel viaggio
onirico della protagonista che, alla prova dello specchio,
ritrova i suoi tatuaggi - ben 14, ciascuno con la sua storia e
una posizione ben precisa scelta con cura - disposti a casaccio
sul suo corpo.
Per Rosaura è l'inizio di un viaggio, fisico e soprattutto
interiore: saranno i suoi tatuaggi a guidarla, disegnandosi sui
muri e spostandosi sul suo corpo, attraverso un'enigmatica mappa
mobile. Sul cammino la attendono diversi incontri, tutti così
bizzarri, eppure, tutti così familiari.
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