/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Più acido e meno fertile, così clima cambierà Mediterraneo

Più acido e meno fertile, così clima cambierà Mediterraneo

Studio Ogs e Cmcc simula risposta ecosistemi marini

TRIESTE, 15 settembre 2022, 15:08

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Acidificazione, impoverimento di ossigeno, di sostanze nutrienti e di microrganismi planctonici alla base delle catene alimentari: fenomeni che caratterizzerebbero il Mar Mediterraneo alla fine di questo secolo, secondo un nuovo studio condotto dall'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale - Ogs con la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici - Cmcc.
    "La nostra ricerca valuta l'impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi marini mediterranei tra metà e fine 21/o secolo utilizzando proiezioni ad alta risoluzione dello stato fisico e biogeochimico del bacino", riferisce Marco Reale, coautore dell'articolo, pubblicato su Biogeoscience. "Il Mar Mediterraneo è stato identificato da diversi studi come un hotspot del cambiamento climatico. Noi ci siamo chiesti come risponderanno gli ecosistemi marini e abbiamo cercato di dare una risposta attraverso simulazioni numeriche".
    Il gruppo di ricerca ha analizzato la risposta degli ecosistemi marini a due diversi scenari di emissione di CO2, "impiegando modelli matematici ad alta risoluzione", sottolinea Tomas Lovato del Cmcc, coautore dello studio. Lo scenario peggiore simula una crescita ininterrotta di concentrazione di CO2 nell'atmosfera fino a 1200 ppm (parti per milione) a fine secolo. Quello più ottimistico prevede un taglio di emissioni e una stabilizzazione della CO2 atmosferica intorno a circa 500 ppm. Entrambi prospettano un Mediterraneo più caldo e caratterizzato da un calo generale del contenuto di nutrienti e ossigeno negli strati superficiali e intermedi del bacino.
    Inoltre, a causa dell'assorbimento di CO2 dall'atmosfera, la colonna d'acqua diventerà più acida, in linea con le proiezioni su scala globale. "I cambiamenti previsti - continua Reale - saranno più intensi nello scenario di emissione peggiore e nella parte orientale del bacino, meno influenzata dagli scambi d'acqua allo stretto di Gibilterra. Nello scenario più ottimistico, alcune variabili dell'ecosistema marino mostreranno invece una tendenza per la seconda metà del secolo a recuperare lo stato che avevano all'inizio del 21/o secolo". Un risultato che supporta l'idea che la riduzione delle emissioni di CO2 sarebbe efficace nel limitare gli effetti del cambiamento climatico.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza