In Consiglio dei ministri "abbiamo
rafforzato le norme sulle delocalizzazioni selvagge
avvicinandoci allo spirito originario della mia proposta di un
anno fa. Sanzioni più severe per chi non rispetta le procedure,
tempi più lunghi per individuare un futuro alle aziende
dismesse". Così il ministro del Lavoro, Andrea Orlando: sono
"sempre di più le imprese che vanno via da un giorno all'altro
senza preoccuparsi dei lavoratori, delle famiglie e del tessuto
sociale, economico e produttivo delle comunità. Oggi un altro
passo avanti con la soddisfazione di avere il sostegno, rispetto
a qualche tempo fa, largo di politica e istituzioni".
"Sono soddisfatto per le misure del decreto aiuti". Così il
ministro Giancarlo Giorgetti che sulle delocalizzazioni
aggiunge: "la modifica della norma, in accordo con il ministro
Orlando e rifinita in Cdm con il presidente del Consiglio, è un
passo avanti importante". Giorgetti si riferisce, in
particolare, alla misura approvata che prevede la revoca per le
aziende di ogni beneficio statale ricevuto in caso di
delocalizzazione che preveda il 40% di licenziamenti dei
dipendenti.
'Le nuove norme anti-delocalizzazione, che il Partito
democratico ha sostenuto
con molta determinazione in Parlamento e al Governo, aiuteranno
a contrastare l'atteggiamento arrogante di imprese che
progettano di andarsene dopo aver fruito di benefici. Wartsila
dovrebbe rivalutare seriamente se proseguire un lungo e costoso
braccio di ferro, in cui dall'altra parte adesso c'e' anche la
legge accanto a istituzioni, lavoratori e cittadini', ha
commentato la presidente del gruppo Pd alla Camera Debora
Serracchiani.
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